giovedì 12 marzo 2009

Troppo tempo


Three peaceful days. Three days at home, some moment to pack but a lot of peaceful time.
I'm scared of this time, as I was scared of my two irish months spent looking for a job. Too much time to think, to desire the future, to hear that a future for you is still not available. You try to make it, you try all the road you know and the ones you don't.
Too much time for everithing, to amplify your tought, to make alive the most deep fear, to read inside yourself things you didn't want.
Now I know that this time is ending, the destiny is start another time his plan for you and something will happen. Good or bad, something will happen.
The time is not anymore stopped, is not anymore blocked in a dark moment.
My anxiety are not letting me alone, they thake my heart when I think I'm safe, they catch me unaware when things are not going as I planned, when some appointment is cancelled, when there is some trouble in the plane where I am.
I'm still not myself, I know that. I won't be anymore the person I was some time ago, but I'm not anymore the shadow of myself.
The pursuit of an equilibre is not an easy thing but the choices I made will make this path easier.
A moment before the start, everithing is still possible...

Tre giorni di pace. Tre giorni a casa, qualche momento dedicato a rifare le valigie, ma tanto tempo di tranquillita'. E' un tempo che un po' mi spaventa, come mi hanno spaventato i quasi due mesi irlandesi a caccia di lavoro.
Troppo tempo per i pensieri, troppo tempo a desiderare il futuro, a sentirsi ripetere nelle maniere piu' diverse che un futuro per ora, per te non c'e' ancora. Tu cerchi di creartelo, cerchi tutte le strade che conosci e anche quelle che non conosci.
Troppo tempo per tutto, per amplificare i pensieri, per dare vita alle paure piu' nascoste, per leggere dentro se stessi le cose che nemmeno volevi.
Pero' per lo meno ora so che questo tempo ha una fine, si riannodano le fila del destino e qualcosa succedera. Bello o brutto ma qualcosa succedera.
Il tempo non e' piu' fermo, non e' piu incastrato in un attimo buio.
Le inquietudini non mi hanno ancora abbandonato, mi attanagliano il cuore quando credo di essere in salvo; mi prendono alla sprovvista quando le cose vanno come non vorrei, quando gli appuntamenti saltano, quando l'aereo su cui sono mi balla un po' troppo.
Non sono ancora tornata me stessa, lo sento. Certo non saro'mai chi avete conosciuto qualche anno fa, ma non sono nemmeno l'ombra di me stessa che si aggirava in preda a crisi di nervi.
La ricerca dell'equilibrio e' faticosa ma spero di aver fatto delle scelte che mi permettano di arrivarci per lo meno vicino.
Un attimo prima di cominciare le cose tutto e' ancora possibile...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La ricerca dell'equilibrio è una sfida persa!

madame ha detto...

mi sento esattamente come te, sai? solo un passo ancora indietro. Spero che questo viaggio mi rimetta in sesto perchè sto davvero strippando in quel di paris!!
ti abbraccio forte

elenainviaggio ha detto...

Caro anonimo, la ricerca dell'equilibrio e' una tendenza, una ricerca appunto e, come la felicita' anche l'equilibrio si pensa di raggiungerlo per qualche attimo. Poi svanisce.
Per me per lo meno l'importante non e'la meta ma il cammino...
Madamina...non strippare per cortesia... sono sicura che il viaggio ti aiutera'se non altro a ricordarti che esistono altri orizzonti.un besoooooo