giovedì 18 dicembre 2008

Passato e presente

Scritto il 18 dicembre...

Un attimo prima di partire.
Un attimo prima di sapere che non so cosa succedera'.
Accadono le cose piu' incredibili, come scoprire non sai nulla di tutto quello che credevi di aver capito.
Pero' e' troppo tardi e tutto e' gia' passato.
Sei stato ferito e sei stato cosi' male che non hai nemmeno il coraggio di guardarti alle spalle.
La porta e' chiusa dietro di te e quello che odi e' un sussurro e un respiro di chi era dietro di te. E' passato troppo tempo, si sono accumulate tante cose e sapere la verita' ora aiuta solo le ombre.
Per tanto tempo avrei voluto capire, per tanto tempo avevo bisogno di una risposta...
Tempo fa ho sognato un'onda, gigante, che inondava tutto attorno a me. E io impassibile a guardare, senza paura, senza pensare nulla...
Sono quasi sicura che il mio sogno si riferisse a quello che sto vivendo ora, o pero lo meno mi piace pensare che sia cosi.
E' strano pensare che non c'e' piu' nulla da fare, ed e' strano pensare a quanto cambiano le prospettive delle persone quando passa il tempo.
Quello che so ora avrebbe forse cambiato il corso delle cose non piu' tardi di sei mesi fa, ma ora non conta quasi piu' nulla.
Comunque sono sollevata.

martedì 21 ottobre 2008

Elena e il suo doppio


Ci sono tante ragioni per cui sono intrigata dal tema dello specchio. Un po' cerco di immaginare una vita senza questo oggetto e credo che quello che viviamo sarebbe completamente diverso. Lo specchio intende farci vedere noi stessi, e ci da l'illusione di mostrare quello che gli altri guardano. Lo riteniamo oggettivo semplicemente perche'riflette la realta'... ricordo di aver letto di una signora affetta da una malattia che le rendeva impossibile guardarsi allo specchio. Pur essendo lei una bellissima donna si vedeva talemente brutta da non avere il coraggio di guardarsi.
Credo che l'oggettivita' non esista, noi comunque vediamo anche nello specchio quello che vogliamo vedere, sia bello o brutto. Dopotutto uno si vede bello o brutto ma non lo e' oggettivamente. Nel giudizio che diamo di noi stessi entrano in gioco altre cose che non la semplice riflessione dei tratti somatici. Siamo e ci sentiamo belli o brutti perche' da piccoli ci hanno fatti sentire tali, perche' l'influenza del mondo e del carattere hanno lasciato la loro marca.
Io ho una fascinazione infantile per la bellezza senza falsita', per la bellezza delle persone quando si svegliano la mattina. Ho sempre pensato che come siamo naturalmente e' essere belli o brutti, ma in fondo questo non da spazio a cambiamenti. Non concede la possibilita' a chi non e' o non si sente bello di diventarlo. E tutti dovrebbero avere la possibilita' di sentirsi belli e accettarsi. C'e una barriera sottile che attraversa la mia vita. Questa barriera e' il limite tra il corpo e l'anima, l'essere pontanei e naturali e il sentirsi belli, guardare il nostro io piu' nascosato e chiedersi se vale veramente la pena di preoccuparsi dell'esterno. Troppa preoccupazione per quello che succede "fuori" forse mina la purezza dell'anima? eppure che male c'e' a cercare di sentirsi belli anche fuori?
Lo specchio poi sono gli altri, nel mio caso in particolare il mio e' un nome che ricorre nelle persone che incontro, e c'e tutto un intreccio di destini e vite che alle volte ha dell'assurdo. Io sono Elena e sono molte Elene, in certi momenti mi si confonde per qualcun altro, il mio viso ricorda qualcun altro a chi mi e' di fronte. Probabilmente ho una faccia molto comune...

giovedì 25 settembre 2008

Surfing in Ireland


Ieri ho preso la mia prima lezione di surf!!!! Sono stata praticamente costretta perche' avevo una fifa blu e nessuna voglia di gettarmi nel mare gelato di questa irlanda autunnale. Ma devo dire che gia' quando mi sono vista infilata nella muta ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena...Il resto e' stato uno spettacolo... sono perfino riuscita a stare in piedi sulla tavola e farmi spingere dalle onde fino alla battigia. Mi sono proprio sentita fiera di me stessa... comunque vi raccontero' meglio con piu' calma. ora devo scappare... un bacio

mercoledì 27 agosto 2008

Stato di grazia


Sto bene, finalmente. So che le cose cambieranno pero' ritengo indispensabile non farvi pensare che tutto e' sempre difficile e complicato in questa mia esperienza Irlandese...

venerdì 8 agosto 2008

Ireland on my mind


C'e' spazio e tempo per tutto, per fortuna. Sono tornata alla routine, almeno per un po', vado al lavoro, faccio tardi al lavoro, esco con gli amici e per fortuna conosco persone e cose interessanti. Agosto si prevede calmo, per lo meno se lo confronto con la furia esplosiva che mi ha invaso a Luglio. E' tempo di fare bilanci delle esperienze appena concluse e di prendere in tempo le decisioni per quelle che verranno a breve.
Non amo stare rinchiusa in ufficio, la mia coordinatrice e' stata assente per troppo a lungo ed io mi sono ritrovata spaesata e un po'annoiata. Pero' per fortuna e' durato solo un paio di settimane. Sento come di perdere il mio tempo se non ho l'impressione di fare nulla di costruttivo. Ma alle volte ho davvero bisogno di prendere un respiro profondo e accettare anche questi momenti di "calma". Qualcosa di buono ne verra' fuori comunque credo...
Ormai quasi amo quest'Irlanda, con i suoi campi verdi, le sue spiagge calme e un po' selvaggie. Ultimamente ho avuto l'opportunita' di vedere quei posti rurali di cui tanto sento parlare, quei paesini dove le persone si conoscono tutte e dove gli anziami fuori dai pub sono ben lieti di raccontarti le loro turbolente esperienze di guerra. Io conservo un po' del mio atteggiamento italiano, in genere non amo gli sconosciuti che attaccano bottone, perche' credo di sentirlo come un'invasione della mia privacy. Pero' qui ho l'impressione di perdermi il meglio se non lascio l'irlanda penetrare nella mia vita nel profondo. Del resto mi sento accolta da questo paese, e ho avuto delle grandi opportunita' che mi hanno arricchito la vita.
Ci sono dei grossi problemi, ma come credo in tutti i posti.

giovedì 31 luglio 2008

sabato 19 luglio 2008

Come l'acqua che scorre...


Ci sono volte in cui vorrei riconciliarmi con il mio passato e sento che non e' possibile. Semplicemente certe porte sono sprangate e chiuse con lucchetti e non c'e' verso di aprirli.
Il passare del tempo mi fa sentire responsabile delle cose, della chiusura di un'amicizia, della fine di un'amore, dell'allontanamento di una persona cara. Spesso non e' cosi, spesso dimentico come sono andate veramente le cose e vorrei rimanere amica di tutte le persone che ho conosciuto nella mia vita... anche se non se lo meritano.
Del resto senza tutto quello che ho vissuto non sarei la persona che sono ora, e devo dire che a parte i momenti di scazzo sono abbastanza soddisfatta di dove sono e quello che sono.
Del resto e' abbastanza facile fare un bilancio della mia vita. Materialmente non possiedo nulla, non ho una casa, una macchina, un tagliaerba... pero' posso fare conto sulle mie esperienze e su quello che ho costruito dentro di me negli ultimi anni.
Comunque resta il fatto che tanto girare ha lasciato dietro di me una mappa confusa di luoghi e persone del cuore. C'era un periodo in cui ogni occasione era buona per tornare a Parigi, certo ora e' un po' piu' difficile trovare ogni occasione buona per tornare in Cile...diciamo che le mie finanze non mi possono aiutare in questo momento :).
So che tutto questo riflettere su dove e sono e come sono e' dovuto al fatto che mi hanno costretto a darmi un momento di stop. Ho corso come una pazza per piu' di un mese, raggiungendo l'apice della corsa nello scambio giovanile da cui sono appena tornata. E poi una settimana a casa. D'improvviso la mia mente non aveva piu' niente di pratico a cui pensare, solo casa, letto, amici, libri e internet.
Ho dovuto respirare lentamente e fare un bilancio. Certe volte ci si arriva da soli a capire che si ha bisogno di fermarsi, altre volte sono gli altri che se ne rendono conto (in questo caso i miei capi) e ti costringono a prendere una settimana di ferie.
Diciamo che in realta' il bilancio e' ancora in corso, ho appena cominciato a rendermi conto delle cose, pero' il meccanismo e' scattato.
Il risultato, anche se approssimativamente, e' che sono felice di quello che sto facendo, e sono spaventata all'idea che in Dicembre tutto questo finira''e dovro' ricominciare daccapo a trovare un altro progetto.

mercoledì 16 luglio 2008

Ripartiro lo prometto!!!!!

Oggi ho raggiunto il picco del mio pessimismo, spero (perche' se puo' andare peggio di cosi' mi sa che vi saluto subito e me ne torno in Italia a fare compagnia a Berlusconi...).
Non c'e' un motivo vero e proprio, credo, si tratta solo di moti dell'animo e dato che io non sono nota per avere un'umore stabile non c'e' nulla di scontato per me, nemmeno il ricordo che due giorni fa ero la donna piu felice del mondo.
Pero' voglio uscire dal mio pessimismo e fastidio il piu presto possibile, perche' mi sono gia' rotta di vedere la mia faccia cupa e non disposta alle risate...
Quindi sta sera ho fatto il mio piccolo atto psicomagico, sperando che dia qualche frutto, come quello che ho fatto a Capodanno con la Fra ( e mi sa che a lei le cose sono funzionate, a me un po' meno...).
L'altra cosa che voglio fare e' trovare qualcosa di bello in ogni giorno... oggi per esempio sono andata a fare le spese con il mio coinquilino e inaspettatamente gli ho fatto delle confessioni sul mio travagliato, inesistente orizzonte sentimentale e lui e' riuscito a farmi ridere davvero di gusto...

martedì 15 luglio 2008

Il valzer degli abbracci


Lungo la strada del ritorno volevo solo passare la soglia di casa, sognavo il mio letto, le lenzuola pulite, la finestra che posso aprire per far passare un po' d'aria (ok, anche per sentire il rumore degli aeroplani...).
Alla fine ci sono arrivata a casa, e non c'era nessuno. Dopo il primo attimo di smarrimento ha cominciato a invadermi un'ansia ed una tristezza profonde che in parte non mi hanno ancora lasciata a distanza di giorni.
Eccomi tornata dal mio scambio giovanile, con otto giorni di ferie davanti a me, nessun adolescente a cui dare spiegazioni su tutto, nessun cane che ti lascia le impronte di fango sui pantaloni puliti...
Pensavo che sarei stata felice nel momento del ritorno. E invece tutto mi e' sembrato solo molto vuoto e silenzioso.
Dopo dieci giorni passati con l'adrenalina a mille, (senza contare il periodo di preparazione in cui ho girato come una trottola) l'idea di fermarmi improvvisamente mi ha quasi schiacciata. Ma come, niente piu' attivita' da preparare, niente piu svegli fino a tardi per risolvere i problemi, niente piu' premiata ditta Elena, Lavinia, Vincent, Siobhan e Sebastian, pronti a tutto, uniti in tutto e maestri nell'arte di regalare un abbraccio nel momento giusto...
Quanto mi mancheranno i loro abbracci... abbracci fraterni...
Qualcosa che va al di la delle parole e che ti fa capire quanto l'altro vuole esserti vicino, anche se barriere linguistiche a volte lo impediscono. Io vivo in un mondo che non e' il mio da qualche anno a questa parte, per scelta o per obbligo sto lontano dai miei affetti di sempre. Qui ho nuovi amici, sto bene, pero' alle volte e' difficile sentire l'affetto, quella scarica di calore che ti trasmette un amico d'infanzia quando ti stringe forte tra le sue braccia.
Durante quei dieci giorni io ho perso ogni pudore. Non perdevo occasione di stringere forte tutti loro...
Credo che se sono tornata viva lo devo proprio a loro e a questa meravigliosa spirale di affetto che si e' creata quasi magicamente...Grazie mille a tutti!!!!!!

mercoledì 11 giugno 2008

Freschezza di Giugno



Sono veramente stanca... continuo a ripetere questa frase da giorni e non riesco a descrivere altrimenti il mio stato d'animo delle ultime settimane.
Sono sballottata da una parte all'altra dell'Irlanda, per progetti, corsi, incontri e chi piu ne ha piu ne metta...
Oggi primo giorno di riposo da 15 giorni a questa parte... ne ho approfitatto per fare un po' di pulizie di primavera (lo so che siamo a Giugno ma io arrivo sempre tardi...) nella mia camera dove i batuffoli di polvere si stavano accumulando ovunque e dove c'e' ancora la mia valigiona sul pavimento.
Sono incorreggible lo so, e la valigia e' anche qualcosa di piu significativo, essere pronti per il prossimo viaggio, per il prossimo spostamento, come diceva una mia amica che fa il mio stesso progetto in Slovenia "la mia casa e' dove si trova il mio sacco a pelo..."
Mi sento all'interno di una stella in esplosione, tutto gira vorticosamente e continuano ad accadere cose nuove di cui stento ad afferrare il significato.
Per questo ora ho bisogno di tirare un attimo il respiro, di parlare con voi che mi conoscete da sempre per farvi partecipi della mia vita e di discutere con voi che ho conosciuto da poco per ricevere nuovi input...

I'm really tired...I continued to repeat that phrase since a lot of time but I'm not able to describe in another way my behaviour of the last weeks.
I've been to one part to another of Ireland to attend projects, meetings, trainings...
Today was my first day of rest since 15 days...I finally had the time to do some spring cleaning (I know that we are in June but I'm always late...) in my room where the dust was the queen everywhere and where there still is my big suitcase on the floor.
I'm incorrigible, I know...and the suitcase is something with more significance, it mean that I'm ready for the next trip, for the next permutation. My friend that is doing the EVS in Slovenia said "home is where my sleeping bag is..."



A volte ci si sente come uno strano animale notturno
immerso sempre nei rumori del mondo
ma che non vuole smettere di conoscere, indagare su qualunque cosa
Ascolto tutto, le mie orecchie niente respingono
in attesa di una comprensione che concluda l'ininterrotto lavorio del cervello
senza rimanere troppo sola

I'm an owl with eyeglasses scribbling in the cold darkness
all the time the sound in my eardrums of trolleycars below
yet the esperiment must continue
...hearkening to whatever music came
from out the wood or street
whatever bird that whistled in the Marketplace
I stood in the balcony
waiting for an explosion
of Total consciusness of the All
...Yes, but I'm a little tired of being alone

Marco Pesatori & Allen Ginsberg

lunedì 2 giugno 2008

Fairy tree

Gate of the heaven
Porta per il paradiso




My fairy tree



My fairy tree...in a very special place I founded this tree, I felt in love since the first time that I sow him... today we were wondering about the fair living near by...I dream about this magical world muving the top of the grass like the wind...

Il mio albero magico... in un posto molto speciale ho trovato questo albero, mi sono innamorata di lui fin dal primo momento che l'ho visto... oggi stavamo pensando quale fosse la fatina che vive di sicuro nei dintorni... sogno di questo mondo magico che muove la cima dell'era del prato come il vento...

lunedì 19 maggio 2008

10 cose che posso dire di me


Sono appena tornata da una breve vacanza a casa a Venezia, questa volta, non so perche' ma mi e' parsa TROPPO breve, e si che complice la mia amica Loretta ho sfruttato ogni attimo, soprattutto quelli che avrei dovuto dedicare al sonno :)...
Stavo per scrivere qualcosa sul rientro pero mi sa che per questa volta passo... forse dato che mi sono svegliata appena qualche minuto fa dal pisolino del pomeriggio non sono abbastanza in forma...
Invece mi e' venuta voglia di fare un bilancio della mia vita di quasi 31 enne... non lo so, per vari motivi sento questa primavera come un momento di cambio e un po' un nuovo inizio...
Dunque il mio personale resoconto comprende:
- conoscere 4 lingue (inglese, ispano americano, francese e italiano; il veneziano non lo conto perche' faccio pena...)
-aver vissuto in 3 paesi diversi (Francia, Cile e Irlanda) per piu' di un anno cadauno
-non essere riuscita a terminare "Le vene aperte dell'america latina" a due anni da quando l'ho iniziato.
-aver preso parte a tutti i programmi europei destinati ai giovani (in ordine: Erasmus, Leonardo e SVE) piu' il servizio civile internazionale dello stato Italiano
-non aver votato alle ultime due elezioni politiche
-avere due nipotini (uno di 5 l'altro di 11 anni)
-non ricordare tutti i nomi dei miei zii e cugini
-fare ancora le 6 di mattina con gli amici
-essere regolarmente scambiata per una minorenne
-avere la passione per la fotografia (e' una cosa di famiglia...)
-essere ancora sentimentalmente confusa
Per ora basta cosi'... magari vi posto il questionario di proust tra qualche tempo...
Intanto un bacio dalla mia cameretta verde e rosa...

lunedì 14 aprile 2008

Pesanti come nuvole



Troppi pensieri, come le nuvole corrono veloci e non riesco a scriverli...

lunedì 7 aprile 2008

Perdere per trovare

Sto perdendo cose.
Diciamo che posso quasi dire che dissemino cose mie in giro per il mondo.
Vorrei capire se c'e' qualcosa che non va.
Un'amica ha proposto la mancanza di affetto...
Io probablimente sto tendendo a minimizzare i lati negativi di una situazione sentimentale complicata e questi sono gli effetti. Alcune volte ho la testa da un´altra parte, non cé´nulla da fare...
E dallálto sembra che non aiutino... domenica sera ero all´aeroporto di Varsavia con la mia collega di lavoro, eravamo gia´stremate da un viaggio estremamente lungo e dalla mancanza di sonno. Io avevo appena realizzato che oltre ad altre perdite, mi ero lasciata sfuggire in qualche parte remota della Polonia un taccuino bellissimo...
Ho alzato gli occhi al cielo e ho chiesto di avere un po´di tregua... la risposta e´stata chiara, ho aperto un vasetto di yogurt e mi sono schizzata la maglia rossa che indossavo...
Io e la mia collega siamo scoppiate in una risata isterica e abbiamo cominciato a ricordare tutti gli episodi demenziali della nostra vita... davvero MOLTO divertente!

martedì 1 aprile 2008

Scappooooo



Queste erano le due foto che volevo postare ieri... ora mi sa che vado a nanna, perche' domani ho la sveglia prima dell'alba. Mi mandano in Polonia per un incontro... speriamo bene! Vi faro' sapere al ritorno.

lunedì 31 marzo 2008

Melting pot

Sono tornata ieri sera dal Viaggio con i miei ragazzi. 20 adolescenti nigeriani, irlandesi, somali, afghani, pakistani tutti insieme per tre giorni in un castello incantato in mezzo a chilometri di campi...
Io se me lo avessero detto un anno fa non ci avrei creduto... a un certo punto mi sono ritrovata a filosofeggiare sulla vita, in inglese, con un ragazzo irlandese e una ragazza maltese... e attorno a noi ronzavano adolescenti dalla pelle scura, chiara, musulmani, indu e cattolici...
Sono arrivati proprio come uno sciame il venerdi pomeriggio. Un buon numero non si sono presentati all'appuntamento, e questo, mi dispiace dirlo, ha facilitato il mio lavoro. Mi stavo davvero facendo prendere dal panico all'idea di dovermi occupare di quasi trenta adolescenti con solo l'aiuto di un altro ragazzo.
Pero' fa male sapere che alcuni hanno sprecato una bella possibilita' per vivere un fine settimana diverso perche' magari avevano una partita di calcio...
Va bene, va bene, sono di parte perche' non sono una fanatica del calcio pero' credo che certe cose bisogna prenderle al volo. Capire che si tratta di occasioni e fregarsene se salta qualcosa che magari si fa tutte le settimane.
I ragazzi sono giovani che cercano asilo politico in Irlanda. Lo stato ha una procedura piuttosto lunga per accogliere le domande e loro non hanno nessuno che se li prenda in carico.
Quindi vivono in ostello finche' non diventano maggiorenni, poi chi lo sa...
Hanno degli assistenti sociali che li seguono, molti di loro sono delle persone fantastiche che per fortuna hanno davvero a cuore le loro sorti.
Il viaggio e' andato bene, anche troppo se devo essere sincera, nel senso che io mi aspettavo che per lo meno lasciassero terra bruciata dietro di loro. Invece erano solo un po' disordinati e chiassosi e facevano fatica a lavare i piatti (ma anche i miei coinquilini hanno lo stesso problema...)...volevo postarvi delle foto pero' non ci riesco, la mia connessione a pedali sta tirando le cuoia...

Rabbit for ever, conejos por siempre, conigli per sempre


Il coniglio ha per me un significato sentimentale. In una conversazione di molti mesi fa e' nato il conejo de la suerte, che sarebbe un esserino perennemente incazzato, che ha lo sguardo torvo e che tira continuamente calci a chiunque gli passi sotto tiro... io direi che questo qui si presta molto bene...

mercoledì 26 marzo 2008

Tra gli scaffali


Finalmente a casa. Non so perche' ma non riesco mai a rientrare presto a casa. Sara' che finisco il lavoro e non ho voglia di pensare: e' gia' finita la mia giornata...
Oggi ne ho approfittato per cercare qualche libro.
Qualche tempo fa ne ho comprato qualcuno, ma ora cerco di evitarlo, se posso. Per me leggere in inglese e' davvero un'impresa, ogni tanto mi ci metto ma non c'e' verso, soprattutto dopo delle giornate pesanti non ci sto con la testa. Pero' siccome i libri hanno su di me una grande attrattiva ogni tanto mi capita di comprarli lo stesso.
Poi penso che poi mi dovro' portare appresso la mia casetta di libri al prossimo spostamento... e visto come stanno andando le cose in questi anni e' sicuro che mi spostero' di nuovo.
Quindi ora provo la strada della libreria.
Sto cercando due libri in particolare:
Uno e' una guida della Polonia, ci andro per una riunione di lavoro la prossima settimana. Ho avuto una discussione sulle guide con la mia ultima compagna di viaggio. Lei non sentiva la necessita' di portarsene dietro una, io senza guida mi sarei sentita persa...forse sento il bisogno di avere un punto di partenza, una base su cui costruire la mia esperienza di viaggio. La cosa migliore, come e' ovvio e' conoscere la gente e farsi consigliare pero' non sempre e' possibile.
il secondo e' un libro sul Teatro dell'Oppresso. Avevo fatto un workshop di un giorno prima di partire per il Cile ed ero rimasta davvero impressionata da questa tecnica. Mi aveva colpito la semplicita' e la contemporanea incredibile profondita' di portare i propri sentimenti sulla scena. Io sono molto timida quando si tratta di parlare di fronte ad altri, e credo di aver fatto molti disastri anche in quell'occasione, pero' era stato estremamente liberatorio. Come al solito il destino fa giri enormi per poi farci ritornare sui nostri passi... si da il caso che Boal, l'ideatore di questa tecnica, venga a Dublino per tenere delle conferenze la prossima settimana...provo la stessa sensazione di quando ho saputo che Jodorowsky e' andato a Santiago. Solo che purtroppo in quell'occasione io ero dall'altra parte del mondo. Comunque il caso a voluto che mi abbiano invitata al primo incontro di tutte le persone che praticano Teatro dell'Oppresso in Irlanda (meno di una decina di persone...). Io ovviamente sono andata e dopo aver visto un documentario sull'esperienza del TdO in India mi sono davvero infervorata. Ora attendo gli sviluppi...
buonanotte cari

lunedì 24 marzo 2008

C'era una volta
























C'era una volta un gruppo di ragazzi. Alcuni avevano dei problemi, altri i problemi non li hanno nemmeno cercati ma sono state le loro famiglie a dargleli come regalo di Natale... In realta' non era colpa loro... se uno nasce nel posto sbagliato del mondo, anche se si tratta di Dublino non sono molte le possibilita' di avere una vita normale...pero' di questo e' meglio non parlare perche' potremmo offendere qualcuno...
Comunque dicevo, c'era una volta, come se fosse una bella fiaba la vita... non lo e' per tutti purtroppo. E dopo tutto non ho voglia di mettermi a fare la moralista, perche' non e' il mio mestiere e spero che non sia nemmeno il mio personaggio.
Comunque la bella storia ho voglia di raccontarla lo stesso...
Il titolo sarebbe 24 glances o meglio 24 miradas de Raval che e' il suo nome originale.
Si tratta di una mostra fotografica.
24 foto con tema l'immigrazione e scenario Raval, una zona di Barcellona. Spero che qualcuno di voi la conosca e mi possa raccontare qualcosa al merito, perche' io in Spagna non sono mai stata... comunque la bella storia comincia qui a Dublino, con questo gruppo di ragazzi che viene invitato a partecipare a questo progetto. Fotografare l'immigrazione.
Il tema li appassiona, alcuni perche' devono semplicemente aprire la porta di casa per vedere l' immigrazione, altri perche' la macchina fotografica se la portano anche a letto, altri perche' in fondo sono curiosi della vita e non si lascerebbero scappare questa occasione.
Dicevamo foto e immigrazione, andare fino in Spagna e passare una settimana tra quelli che vivono in un paese ma non sono di quel paese. E fotografarli.
Il processo e' lento, si deve prima conoscere e poi scattare, non sempre le persone sono disponibili e gentili...
Comunque alla fine escono le 24 Miradas.
24 miradas, 24 porte sull'immmigrazione, 24 sguardi di occhi inusuali e pelli eburnee.
Il primo lieto fine e' stato il 12 Marzo, quando la mostra e' stata inaugurata qui a Dublino, nella Crow gallery in Temple Bar.
Ora stiamo cercando di proseguire facendo vedere il lavoro di questi ragazzi e dando loro lo spazio e la soddisfazione che meritano.
FINE per ora...

Vi terro'aggiornati

giovedì 20 marzo 2008

24 Glances




Qualche foto della mostra fotografica che ho curato ."24 glances" appena posso vi spiego bene di cosa si tratta...

domenica 24 febbraio 2008

Turn turn



Perche' il mio cuore e il mio cervello sono in due posti diversi? O meglio perche' cuori e cervelli sono sempre separati... Io mio cuore e' rimasto in Cile mentre il mio cervello e' qui in Irlanda, a lavorare e cercare di fare qualcosa di bello nella vita. Se poi ci aggiungiamo che anche il cervello di qualcun altro dovrebbe essere qui invece che in Cile...
Ho avuto un momento di crollo, lo ammetto. Uno di quei momenti in cui ti dai un po' per vinto, in cui non vedi nessuna soluzione alle cose, in cui tutto sembra affondare in un immenso buco nero. Si, avevo proprio l'impressione di essere nell'occhio di un ciclone che si sarebbe portato va tutto. Ho messo in discussione tutto. E devo dire che mi ha fatto bene.
Ma mi sarei dovuta immaginare con le scarpette rosse di Dorothy del Mago di Oz, mi sarei dovuta rendere conto che i problemi semplicemente si risolvono. Con questo non voglio dire che tutto e' facile e bello etc. Assolutamente no! Pero' non bisogna farsi abbattere dalle cose che ci capitano, come succede sempre a me. Bisognerebbe sempre avere la prontezza di spirito per capire che ci sono sempre delle soluzioni. E molto spesso succede che basta cambiare punto di vista. Spesso non qiusciamo ad uscire da noi stessi, dai nostri preconcetti e abitudini, e non riusciamo a vedere in una cosa negativa i germogli di qualcosa di bello che potrebbe accadere.
Purtoppo quando le cose succedono non siamo capaci di vedere un po oltre, per lo meno io non lo sono.
Comunque contrariamente alle aspettative tornare in Irlanda sembra che mi abbia fatto bene. Forse merito dei miei amici che mi riempiono di attenzioni e cene prelibate (ieri ho mangiato un tiramisu fatto come da mani praticamente italiane, grazie Elsa , il che visto il livello culinario irlandese e' un vero miracolo!) o forse perche' ho cominciato finalmente a fare un lavoro interessante... non lo so. So solo che mi godo questa serata solitaria, nella casa che finalmente lascero' a breve (e pare che lei ci sia rimasta male perche' a una a una sta facendo fulminare tutte le lampadine...) e che tra poco accendero' la stufa perche' dovro' aspettare un mesetto ancora per dividere un divano e una copertina con qualcuno...

Foto del Cile


Come promesso vi posto qualche foto del Cile, per il momento ho solo foto di persone, per cui vi dovete accontentare. Queste sono un paio del campamento dove sono stata i primi tre giorni...

sabato 9 febbraio 2008

diario di una zingara

Per Venezia sono una zingara. Ormai non ci sono piu' dubbi.
Me ne rendo conto dal fatto che tutti non fanno che chiedermi dove andro' poi. Ossia, nemmeno se lo aspettano che io resti a casa piu' di una settimana. La cosa buona e' che ho sempre un sacco di cose da raccontare e i miei amici non si annoiano mai... Io per i primi tre giorni mi sento una trottola e regolarmente vengo sconvolta da una crisi depressiva che mette in duscussione tutto e tutti. Per fortuna per carattere cambio idea e umore molte volte nel giro di poco tempo, cosi' che poi mi passa...
Ho avuto un assaggio di Latinoamerica (perche' chiariamolo SUDamerica non mi piace e lo trovo profondamente scorretto per tutti quelli che non sono statunitensi!), sono rientrata un mese nel mio amato Cile, all'amore non si comanda si direbbe! Ho rivisto i bambini con cui lavoravo, le persone che mi hanno accompagnata durante il mio anno di vagabondaggio, e vi giuro che sono stata felicissima! Devo anche confessare che mi sono scappate due lacrimuccie quando ho abbracciato Silvia, Giulia e le educatrici del CCIJ (Centro Comunitario Infanto Juvenil).
La sensazione e' stata che le cose cambiano eppure non cambiano. Ossia cambiano, pero' dentro binari determinati. Naturalmente poi ci sono le eccezioni, che sembra stiano bene e felici della loro nuova vita!
Mi sono sentita a casa; e questa e' sempre una sensazione molto bella, soprattutto se poi pensi che in realta' sei a migliaia di kilometri da casa tua (ma poi, ce l'avro' ancora una casa io????).
I cileni non sono stati un esempio per quanto riguarda mantenere i rapporti a distanza. Non ho ricevuto molte mail e non li ho sentiti particolarmente vicini in questo 2007. Pero' forse non importa. Certo questo non vale per tutti, e infatti non ho rivisto tutti quelli che ho conosciuto, pero' vale per molti. Ci sono persone che semplicemente non ce la fanno. Non ci stanno dentro con l'idea di mandare una mail (e ce ne sono alcune che non riescono a scrivere piu' di due righe due) persone per cui il computer semplicemente NON ESISTE!
Pero' e' stata una gran gioia rivedere tutti. E stato bello perche' in questo anno sono maturati molti pensieri. Certi desideri che un anno fa erano solo allo stadio embrionale ora sono diventati realta'. Ritornare dopo un po' quindi, mi ha dato modo di conversare delle cose che gia' erano state digerite. Non sono andata a parlare di castelli in aria, di idee astratte. Ho potuto parlare della mia vita in modo un po' piu' concreto. Questo e' stato un grande traguardo per me.
Io non ho scelto una strada facile nella vita, almeno per ora. Sono abbonata ai programmi europei (quelli dedicati ai giovani li ho sfruttati tutti) e del Governo Italiano (che ci crediate o no qualcosa di buono c'e'!) e ora il mio orizzonte non si spinge al di la del prossimo ottobre.
Vivro con un tetto mensile che mi permettera' di vivere in maniera dignitosa ma nulla di piu'. Ora non credo che potrei fare qualcos'altro anche perche' ho passato tutto il resto della mia vita a fare qualcos'altro (credo di aver fatto la cameriera in quasi tutte le pizzerie di Venezia). Certo, so che se ne avessi bisogno non ci penserei due volte a rifarlo, pero' spero che questo non accada di nuovo.
Non so se questa cosa mi dara' mai da vivere, pero'confesso che ultimamente non ho molte pretese.
Appena posso vi mettero' un po' di foto, ora no perche' sono rimaste in cile, devo aspettare che me le mandino...