giovedì 31 luglio 2008

sabato 19 luglio 2008

Come l'acqua che scorre...


Ci sono volte in cui vorrei riconciliarmi con il mio passato e sento che non e' possibile. Semplicemente certe porte sono sprangate e chiuse con lucchetti e non c'e' verso di aprirli.
Il passare del tempo mi fa sentire responsabile delle cose, della chiusura di un'amicizia, della fine di un'amore, dell'allontanamento di una persona cara. Spesso non e' cosi, spesso dimentico come sono andate veramente le cose e vorrei rimanere amica di tutte le persone che ho conosciuto nella mia vita... anche se non se lo meritano.
Del resto senza tutto quello che ho vissuto non sarei la persona che sono ora, e devo dire che a parte i momenti di scazzo sono abbastanza soddisfatta di dove sono e quello che sono.
Del resto e' abbastanza facile fare un bilancio della mia vita. Materialmente non possiedo nulla, non ho una casa, una macchina, un tagliaerba... pero' posso fare conto sulle mie esperienze e su quello che ho costruito dentro di me negli ultimi anni.
Comunque resta il fatto che tanto girare ha lasciato dietro di me una mappa confusa di luoghi e persone del cuore. C'era un periodo in cui ogni occasione era buona per tornare a Parigi, certo ora e' un po' piu' difficile trovare ogni occasione buona per tornare in Cile...diciamo che le mie finanze non mi possono aiutare in questo momento :).
So che tutto questo riflettere su dove e sono e come sono e' dovuto al fatto che mi hanno costretto a darmi un momento di stop. Ho corso come una pazza per piu' di un mese, raggiungendo l'apice della corsa nello scambio giovanile da cui sono appena tornata. E poi una settimana a casa. D'improvviso la mia mente non aveva piu' niente di pratico a cui pensare, solo casa, letto, amici, libri e internet.
Ho dovuto respirare lentamente e fare un bilancio. Certe volte ci si arriva da soli a capire che si ha bisogno di fermarsi, altre volte sono gli altri che se ne rendono conto (in questo caso i miei capi) e ti costringono a prendere una settimana di ferie.
Diciamo che in realta' il bilancio e' ancora in corso, ho appena cominciato a rendermi conto delle cose, pero' il meccanismo e' scattato.
Il risultato, anche se approssimativamente, e' che sono felice di quello che sto facendo, e sono spaventata all'idea che in Dicembre tutto questo finira''e dovro' ricominciare daccapo a trovare un altro progetto.

mercoledì 16 luglio 2008

Ripartiro lo prometto!!!!!

Oggi ho raggiunto il picco del mio pessimismo, spero (perche' se puo' andare peggio di cosi' mi sa che vi saluto subito e me ne torno in Italia a fare compagnia a Berlusconi...).
Non c'e' un motivo vero e proprio, credo, si tratta solo di moti dell'animo e dato che io non sono nota per avere un'umore stabile non c'e' nulla di scontato per me, nemmeno il ricordo che due giorni fa ero la donna piu felice del mondo.
Pero' voglio uscire dal mio pessimismo e fastidio il piu presto possibile, perche' mi sono gia' rotta di vedere la mia faccia cupa e non disposta alle risate...
Quindi sta sera ho fatto il mio piccolo atto psicomagico, sperando che dia qualche frutto, come quello che ho fatto a Capodanno con la Fra ( e mi sa che a lei le cose sono funzionate, a me un po' meno...).
L'altra cosa che voglio fare e' trovare qualcosa di bello in ogni giorno... oggi per esempio sono andata a fare le spese con il mio coinquilino e inaspettatamente gli ho fatto delle confessioni sul mio travagliato, inesistente orizzonte sentimentale e lui e' riuscito a farmi ridere davvero di gusto...

martedì 15 luglio 2008

Il valzer degli abbracci


Lungo la strada del ritorno volevo solo passare la soglia di casa, sognavo il mio letto, le lenzuola pulite, la finestra che posso aprire per far passare un po' d'aria (ok, anche per sentire il rumore degli aeroplani...).
Alla fine ci sono arrivata a casa, e non c'era nessuno. Dopo il primo attimo di smarrimento ha cominciato a invadermi un'ansia ed una tristezza profonde che in parte non mi hanno ancora lasciata a distanza di giorni.
Eccomi tornata dal mio scambio giovanile, con otto giorni di ferie davanti a me, nessun adolescente a cui dare spiegazioni su tutto, nessun cane che ti lascia le impronte di fango sui pantaloni puliti...
Pensavo che sarei stata felice nel momento del ritorno. E invece tutto mi e' sembrato solo molto vuoto e silenzioso.
Dopo dieci giorni passati con l'adrenalina a mille, (senza contare il periodo di preparazione in cui ho girato come una trottola) l'idea di fermarmi improvvisamente mi ha quasi schiacciata. Ma come, niente piu' attivita' da preparare, niente piu svegli fino a tardi per risolvere i problemi, niente piu' premiata ditta Elena, Lavinia, Vincent, Siobhan e Sebastian, pronti a tutto, uniti in tutto e maestri nell'arte di regalare un abbraccio nel momento giusto...
Quanto mi mancheranno i loro abbracci... abbracci fraterni...
Qualcosa che va al di la delle parole e che ti fa capire quanto l'altro vuole esserti vicino, anche se barriere linguistiche a volte lo impediscono. Io vivo in un mondo che non e' il mio da qualche anno a questa parte, per scelta o per obbligo sto lontano dai miei affetti di sempre. Qui ho nuovi amici, sto bene, pero' alle volte e' difficile sentire l'affetto, quella scarica di calore che ti trasmette un amico d'infanzia quando ti stringe forte tra le sue braccia.
Durante quei dieci giorni io ho perso ogni pudore. Non perdevo occasione di stringere forte tutti loro...
Credo che se sono tornata viva lo devo proprio a loro e a questa meravigliosa spirale di affetto che si e' creata quasi magicamente...Grazie mille a tutti!!!!!!