lunedì 23 luglio 2007

Turkish Delight


Mi sono svegliata sta mattina nel mio letto degli ultimi mesi, con il piumone azzurro arrotolato su di me. Fuori c'era il solito tempaccio con una pioggia incessante che bagnava i tetti delle case.
Pero stranamente tutto questo non mi ha fatto tristezza. E io sono una donna-lucertola che si rattrista enormemente nelle giornate grigie.
Non lo so.
Sono tornata ieri da Istambul e immaginavo che non ci sarebbe stato niente di peggio che rientrare e vedere il cielo grigio.
Va bene, non voglio approondire troppo la questione e meglio se mi godo il buon umore...
Sono mesi che cerco di cominciare di nuovo a scrivere e non ci riesco, mi piacerebbe riuscire di nuovo ad aprire una porticina sulla mia vita per permettere agli amici di non sentirmi troppo distante. Fino ad ora e stato piu forte di me. Non ce l'ho fatta.
E poi forse non avevo niente di cosi interessante da raccontare.
Ora, Dublino non e che sia cambiata in due settimane e la mia vita nemmeno ma forse la vacanza mi ha fatto bene.
Con i miei sbalzi di umore naturalmente domani vedro' tutto nero... e via dicendo cosi' per i giorni a seguire. Non credo che il mio carattere cambiera' solo perche' sto crescendo ma magari rusciro' a farci l'abitudine e non mi prendero' poi cosi' sul serio.
Oggi sono successe delle cose belle. ho sentito dei vecchi amici. Ormai faccio parte di una piccola comunita' che si sta spargendo per il mondo, siamo in tutti i continenti... la staticita' non ci appartiene anche se forse qualcuno di loro e' un po' piu' organizzato di me (come qualcuno che ha comprato casa a Parigi...).
Io vago ancora senza un piano preciso, sono venuta qui perche' volevo imparare l'inglese, nulla di piu'. Mi rendo conto che sono cose da ragazzini, che si fanno prima di cominciare l'universita' ... io sono arrivata un po' in ritardo, ho cominciato a vivere la mia adolescenza tardi, quando ho fatto l'Erasmus a Parigi e poi ci ho preso gusto sembra.
Ora varie cose mi imporrebbero di mettere un freno a tutto questo girovagare e correre e cambiare. Pero' ho come una paura inconsciente di perdere qualcosa, di rinunciare a tutto quello che non faro'.