mercoledì 26 marzo 2008

Tra gli scaffali


Finalmente a casa. Non so perche' ma non riesco mai a rientrare presto a casa. Sara' che finisco il lavoro e non ho voglia di pensare: e' gia' finita la mia giornata...
Oggi ne ho approfittato per cercare qualche libro.
Qualche tempo fa ne ho comprato qualcuno, ma ora cerco di evitarlo, se posso. Per me leggere in inglese e' davvero un'impresa, ogni tanto mi ci metto ma non c'e' verso, soprattutto dopo delle giornate pesanti non ci sto con la testa. Pero' siccome i libri hanno su di me una grande attrattiva ogni tanto mi capita di comprarli lo stesso.
Poi penso che poi mi dovro' portare appresso la mia casetta di libri al prossimo spostamento... e visto come stanno andando le cose in questi anni e' sicuro che mi spostero' di nuovo.
Quindi ora provo la strada della libreria.
Sto cercando due libri in particolare:
Uno e' una guida della Polonia, ci andro per una riunione di lavoro la prossima settimana. Ho avuto una discussione sulle guide con la mia ultima compagna di viaggio. Lei non sentiva la necessita' di portarsene dietro una, io senza guida mi sarei sentita persa...forse sento il bisogno di avere un punto di partenza, una base su cui costruire la mia esperienza di viaggio. La cosa migliore, come e' ovvio e' conoscere la gente e farsi consigliare pero' non sempre e' possibile.
il secondo e' un libro sul Teatro dell'Oppresso. Avevo fatto un workshop di un giorno prima di partire per il Cile ed ero rimasta davvero impressionata da questa tecnica. Mi aveva colpito la semplicita' e la contemporanea incredibile profondita' di portare i propri sentimenti sulla scena. Io sono molto timida quando si tratta di parlare di fronte ad altri, e credo di aver fatto molti disastri anche in quell'occasione, pero' era stato estremamente liberatorio. Come al solito il destino fa giri enormi per poi farci ritornare sui nostri passi... si da il caso che Boal, l'ideatore di questa tecnica, venga a Dublino per tenere delle conferenze la prossima settimana...provo la stessa sensazione di quando ho saputo che Jodorowsky e' andato a Santiago. Solo che purtroppo in quell'occasione io ero dall'altra parte del mondo. Comunque il caso a voluto che mi abbiano invitata al primo incontro di tutte le persone che praticano Teatro dell'Oppresso in Irlanda (meno di una decina di persone...). Io ovviamente sono andata e dopo aver visto un documentario sull'esperienza del TdO in India mi sono davvero infervorata. Ora attendo gli sviluppi...
buonanotte cari

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