lunedì 26 gennaio 2009

Learning the sound of soul




When the destiny try to let you know things there is nothing you can do. Also if you want to hide yourself, the things you need to understand come to you like a train, and your only option is to be run over. Now I try to restart and I realize that I try to pretend that nothing happens (is like don't want to go to the hospital if you're so lucky that the train didn't killed you). Human mind try to avoid things... but my body don't lie, and my tummy is really sore since two days. I learned a lot about my body in the last week, I've been in a training course about conflict resolution and the trainers massacre us with tonns of fisical exercise... they told us that conflict resolution start from the body.
I've always denyed my body, I've always felt ashamed because I felt unwieldy and I
always tried to get a second plan role. Those are tought I create as a reply to an external pressure, and my answer has been chatch myself. When I told that they answer me that I was lying, in a inconscious way and instead my body was giving the right answer. Now my mind is looking after thousand of things, and would like to put order in my private universe that cannot be put in order, at least not for the moment. I miss the people, the experiences. I tought to be in the right place doing the right things (also if the first impression has been to be in the wrong moment and in the wrong place).
All the things happen for a reason and I would like to trust in the destiny...


Quando il destino ci si mette non c'e'proprio nulla da fare. Anche se cerchi di nasconderti, le cose ti vengono in contro come un treno in corsa, e puoi solo esserne investito. Ora sto cercando di riprendermi e mi rendo conto che una parte di me sta cercando di fare finta di niente (che equivale a non voler andare all'ospedale se hai la fortuna di essere sopravvissuto al treno in corsa di cui sopra...). Ma si sa che la mente umana fa dei brutti tiri...ma il corpo non mente, e un mal di pancia che mi porto avanti da due giorni ne e' la prova.
Ho imparato molto sul corpo nell'utima settimana, sono andata a fare un corso sulla risoluzione dei conflitti e ci hanno massacrati di esercizi fisici... sostenendo che la risoluzione dei conflitti parte proprio dal corpo.
Io il mio corpo l'ho sempre negato, ne ho sempre avuto vergogna sentendomi terribilmente goffa e cercando di avere un ruolo di secondo piano. Sono convinzioni che si sono create a causa di stimoli esterni, a cui io ho risposto cercando di nascondermi. In tutti i sensi.
Quando ho raccontato tutto questo sostenendo che questa era la realta' mi hanno riso in faccia dicendomi che stavo mentendo. Non perche' volessi mentire ma perche' credevo in qualcosa che non era vero e il mio corpo lo testimoniava.
Ora ho la mente che si dibatte vorticosamente tra mille cose, cercando di porre ordine in un universo interiore che non puo' essere ordinato, non per il momento almeno.
Ho un senso di nostalgia che mi travolge. Mi mancano le persone, le esperienze, il senso di essere al posto giusto e fare la cosa giusta (anche se in realta' il momento sembrava non essere quello giusto e il luogo nemmeno).
Tutto avviene per una ragione e voglio credere al destino...

4 commenti:

madame ha detto...

ele ma hai fatto un corso di bioenergetica? leggiti alexander lowen. "Amore e orgasmo" è molto interessante.

elenainviaggio ha detto...

Hai ragione, non rispondo mai ai commenti... scusa!
comunque ora che ne abbiamo parlato un po' mi sembra proprio che senza saperlo io abbia fatto un corso di bioenergetica. Appena posso cerco di procurarmi il libro.
Comunque il corso era sulla gestione dei conflitti attraverso il teatro dell'oppresso ma per preparare le persone e fare gruppo ci hanno fatto fare un sacco di esercizi sul corpo.

madame ha detto...

anche martita, la mia amica psicologa che aveva partecipato a un we tipo il tuo, mi aveva detto che sono corsi massacranti ma estremamente "catartici". Non so se avrei il coraggio di frequentarne uno. più che altro non mi piace l'idea di espormi cosi tanto davanti a gente che non conosco...

elenainviaggio ha detto...

La cosa che succede se sei fortunato e' che non consideri piu' quelli che sono li con te come persone che non conosci. Io ci ho messo parecchio tempo ad arrivare a questo punto, e probabilmente come dicevo con un'amica, quest'esperienza e'arrivata all'interno di un percorso interiore che mi ha portata a vivere le cose in un modo tanto intenso. Non sarebbe per esempio potuto succedere anche solo qualche anno fa. Ne sarei stata terrorizzata!