mercoledì 11 giugno 2008

Freschezza di Giugno



Sono veramente stanca... continuo a ripetere questa frase da giorni e non riesco a descrivere altrimenti il mio stato d'animo delle ultime settimane.
Sono sballottata da una parte all'altra dell'Irlanda, per progetti, corsi, incontri e chi piu ne ha piu ne metta...
Oggi primo giorno di riposo da 15 giorni a questa parte... ne ho approfitatto per fare un po' di pulizie di primavera (lo so che siamo a Giugno ma io arrivo sempre tardi...) nella mia camera dove i batuffoli di polvere si stavano accumulando ovunque e dove c'e' ancora la mia valigiona sul pavimento.
Sono incorreggible lo so, e la valigia e' anche qualcosa di piu significativo, essere pronti per il prossimo viaggio, per il prossimo spostamento, come diceva una mia amica che fa il mio stesso progetto in Slovenia "la mia casa e' dove si trova il mio sacco a pelo..."
Mi sento all'interno di una stella in esplosione, tutto gira vorticosamente e continuano ad accadere cose nuove di cui stento ad afferrare il significato.
Per questo ora ho bisogno di tirare un attimo il respiro, di parlare con voi che mi conoscete da sempre per farvi partecipi della mia vita e di discutere con voi che ho conosciuto da poco per ricevere nuovi input...

I'm really tired...I continued to repeat that phrase since a lot of time but I'm not able to describe in another way my behaviour of the last weeks.
I've been to one part to another of Ireland to attend projects, meetings, trainings...
Today was my first day of rest since 15 days...I finally had the time to do some spring cleaning (I know that we are in June but I'm always late...) in my room where the dust was the queen everywhere and where there still is my big suitcase on the floor.
I'm incorrigible, I know...and the suitcase is something with more significance, it mean that I'm ready for the next trip, for the next permutation. My friend that is doing the EVS in Slovenia said "home is where my sleeping bag is..."



A volte ci si sente come uno strano animale notturno
immerso sempre nei rumori del mondo
ma che non vuole smettere di conoscere, indagare su qualunque cosa
Ascolto tutto, le mie orecchie niente respingono
in attesa di una comprensione che concluda l'ininterrotto lavorio del cervello
senza rimanere troppo sola

I'm an owl with eyeglasses scribbling in the cold darkness
all the time the sound in my eardrums of trolleycars below
yet the esperiment must continue
...hearkening to whatever music came
from out the wood or street
whatever bird that whistled in the Marketplace
I stood in the balcony
waiting for an explosion
of Total consciusness of the All
...Yes, but I'm a little tired of being alone

Marco Pesatori & Allen Ginsberg

1 commento:

Michele ha detto...

Chere Elenita, sono veramente curioso di vederti persa in questo mondo che per te potrà già sapere di vecchio ma che per me è tutto nuovo.
Non parlo la tua (nuova) lingua che ricorda quella dei barbari germani, ma mi riprometto di aprire la mia ottenebrata mente.
Hasta la Irlanda chere amie